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VILLA MILANO

Dimore esclusive: white classic & garden
Dimore di lusso: villa hi-tech a Milano
White classic & garden

L’altra sera a cena con amici si parlava di fumetti e animazione giapponese, di come abbia preso piede anche in Italia, dove ci sono appassionati e detrattori.

Una amica, entusiasta del manga Demon Slayer di Koyoharu Gotōge, ha deciso che la sua prossima casa dovrà essere protetta dai demoni con il glicine, come spiegano in questo manga come questa pianta abbia il potere di tenerli lontani, per loro è veleno. Una variante dell’aglio dei vampiri, sicuramente migliore per noi umani normali.

Colgo l’occasione per dirle che ho la casa giusta per lei. L’ho visitata qualche giorno fa. Si tratta di una villa di quattro piani, tre fuori terra e uno seminterrato, ma soprattutto ha un giardino indipendente caratterizzato da un terrazzo con un pergolato di glicine. Qui i demoni della tradizione giapponese non potrebbero passare, per la mia amica sarebbe la casa ideale. Quasi ideale, lei la vorrebbe giapponese, questa invece ha molti elementi classici e nulla della sua architettura richiama il Sol Levante, anzi è molto occidentale. Nel suo classicismo direi che ha un po’ di quella opulenza che avrebbero dovuto avere le ville patrizie di epoca romana.

Si presenta con marmi pregiati nelle principali stanze comuni, dalla cucina alla sala, passando per ambienti più privati come i bagni. Ma l’elemento che più mi ha fatto sentire senatore romano è il grande trompe-l’oeil presente in sala che inganna l’occhio e dà una immagine di classicità difficilmente negabile. Questi elementi si ritrovano ovunque. La grande cucina del piano seminterrato che ha un pavimento arricchito da mosaici che molte sale se lo scordano, ma soprattutto ha un tavolo da pranzo assolutamente particolare: un pezzo unico, che unisce diversi tipi di marmo e ha il piano sorretto da elementi che richiamano le colonne classiche degli edifici antichi.

In questa villa di 400 metri quadri circa, distribuiti equamente sui quattro piani, l’area notte è relegata al secondo, al quale si accede attraverso una scala di marmo con un corrimano riccamente lavorato. Anche il sottoscala è affrescato con elementi classici. Una finezza di questa casa, dove nulla è lasciato al caso: in questi affreschi è presente una conchiglia che si ritrova anche in uno dei due bagni sia come applique sia come “portasapone”. 

L’area notte è composta da due camere da letto, una matrimoniale e una con due letti da una piazza e mezza, da due bagni esterni, riccamente rifiniti da mosaici e marmi, e da una stanza attualmente dedicata al relax, un angolo usato dall’attuale proprietà per avere un momento di tranquillità, per fare un po’ di mindfulness. Al terzo piano c’è la mansarda abitabile. Qui c’è un altro soggiorno, un terrazzo che dà sopra il giardino e una camera da letto matrimoniale con bagno. Questo spazio può essere visto come un appartamento separato dal resto della casa, manca soltanto un angolo cucina. Può servire sia come zona per gli ospiti sia per figli desiderosi di avere una maggiore autonomia.

Credo proprio che il glicine alla mia amica sarebbe piaciuto tantissimo, forma un pergolato avvolgente che inonda di profumo il giardino, capace di donare pace e silenzio a questa casa. Non sarà giapponese, ma a me questo classicismo non dispiace. In giardino c’è spazio anche per una ulteriore struttura in muratura che contiene il garage, mentre la lavanderia e altri locali di servizio sono stati ricavati nel seminterrato.

La mia amica mi ha chiesto di trovargli una casa in stile giapponese a Milano. Impresa difficile, ma non credo impossibile: dovrò solo andare in giro per questa sorprendente città.

 

© 2022 | Testo: Maurizio Ferrari - Foto: Antonio Mercadante