Da sempre l’uomo ha cercato di lasciare un segno nel tempo – un tempo che, peraltro, Albert Einstein ha scoperto non esistere – e quindi un segno che potesse rimanere a memoria del suo passaggio su questo pianeta. Nelle nostre case oggi siamo abituati a lasciare segni che sappiamo già che cadranno nell’oblio, che si perderanno nel tempo: la vita che stiamo vivendo sembra essere più “di consumo”.
Abbiamo un po’ perso il gusto per l’unicità, per il comunicare un’ appartenenza, mentale o filosofica. Un ricordo di famiglia è oggi una fotografia che abbiamo nel nostro smartphone o nei nostri social e sembra che il senso di appartenenza sia venuto a mancare. E con esso anche il gusto per le cose uniche.
Ho di recente sentito per caso una bellissima frase: “…è un perfezionista, per lui la frase il tempo è denaro non significa nulla…” . Ritengo sia una grande verità: le cose importanti non si costruiscono in un giorno. Per creare una leggenda servono alcuni ingredienti, qualcosa da comunicare, un talento e una parete bianca su cui iniziare a fare qualcosa di memorabile. Qualcosa che resterà lì e parlerà di noi.