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VIA SAN CALOCERO A MILANO

Dimore di lusso: stabile di design
Dimore di lusso: stabile di design in via San Calocero a Milano
Milano: dimora esclusiva in Via San Calocero

Questi sono gli anni del rilancio delle periferie, ma il centro di una città, soprattutto di una come Milano, riveste ancora un fascino particolare.

Mi sto avviando a visitare un appartamento in via San Calocero, tra piazzale Cantore e piazza Sant’Agostino, area che, oltre alla Linea Verde, presto beneficerà della nuova Linea Blu, la 4, della metropolitana che collegherà la stazione di San Cristoforo all’aeroporto di Linate.

Durante le belle giornate con una passeggiata di circa 15 minuti si può essere all’ombra della Madonnina e godere della vista di una delle piazze più belle del mondo.

Questo appartamento appartiene ai tesori nascosti di Milano, infatti l’accesso è possibile solo da un cortile interno e le sorprese incominciano sin da subito.

Si tratta di una casa di circa 400 metri quadrati su due livelli, collegati tra loro da una scala interna. Scala molto particolare, sembra nascere dal muro ed è fatta di legno e metallo. Molto minimalista, ma come tutto l’appartamento: zero fronzoli, niente Liberty o Art Nouveau, tutto è perfettamente funzionale. Il mio genere di design di interni. Attenzione, questo non vuol dire che è una casa fredda e anonima, anzi, la scelta dei colori e dei materiali offre contrasti piacevoli sia alla vista sia al tatto.

Questo appartamento non era nato come casa, ma una parte ospitava una fornace dove venivano prodotte bottiglie di vetro, adesso di questa cantina sono rimaste le splendide volte, in una parte sono rimaste con i mattoni a vista e questo spazio è stato trasformato in un qualcosa di unico.

Si va dallo studio con angolo lettura, con ampie sedute davanti a un camino, a uno spazio per l’Home Theater e a una zona bar con un bancone da far invidia a uno Speakeasy, dove preparare cocktail per intrattenere gli ospiti. Questa casa è perfetta sia per una giovane coppia sia per una famiglia con prole, basta dotare il bar interno di molti analcolici e qualche bottiglia a 0° di alcol. In questo caso è il contenitore che fa la differenza, non il contenuto.

Completano questi spazi una piscina endless, capace di permettere un vero e proprio allenamento attraverso un meccanismo che genera una corrente contraria e consente di nuotare per tutto il tempo che si desidera: dai pochi secondi nel mio caso all’ora per chi è allenato. I locali fitness sono completati da tapis roulan e bicicletta sui rulli. Tutto per mantenersi in forma e allenarsi anche per il triatlon.

Finito il percorso ginnico è possibile rilassarsi nella sauna e concludere il tutto nell’idromassaggio. Prima di passare al piano superiore, dove c’è la zona notte, entro nella cucina. Anche questa è totalmente personalizzata, con mobili disegnati su misura per far esaltare gli spazi unici di questa casa.

Qui si incontrano due mondi, o meglio due tempi: il presente con tutte le ultime tecnologie per cucinare e il passato attraverso un mobile recuperato da un negozio di sport e trasformato in credenza. Tutto quanto armonizzato in modo perfetto. Anche la cucina, con l’annessa sala da pranzo, sottolinea la capacità di ospitare di questa casa.

C’è tutto quello che serve per trascorrere momenti in compagnia di amici: spazi per preparare e gustare un pranzo o una cena, spazi per giocare a fare Tom Cruise in Cocktail (per Top Gun è complicato), spazi dove rilassarsi e chiacchierare in tranquillità o per guardare un film o una partita (posto per la birra ghiacciata c’è).

Come detto, al piano superiore c’è la zona notte. Composta da una camera principale, caratterizzata da una testata del letto a libreria e da un ampio armadio dall’anta fumé. In questa stanza il bagno è accessibile solo dall’interno.

Completano la zona notte altre due camere, destinate ai figli o a ospiti, ma in questo caso il bagno è in comune. In questi spazi non mi son soffermato molto, c’è l’aria condizionata, i letti sembrano comodi e gli armadi capienti. Sono naturalmente attratto dagli spazi con le volte in muratura, dove c’è il bancone del bar: se potessi organizzerei una serata gin tonic, diversi tipologie di gin in abbinamento a diverse toniche. E che vinca il miglior cocktail. Questo pensiero mi ha fatto venire voglia di un buon gin tonic, esco con questo desiderio e mi avvio verso i Navigli. Distano pochi minuti a piedi, una distanza giusta per raggiungerli in fretta, ma ideale per garantire la tranquillità restando fuori dalle zone dove la movida a volte si trasforma in caos.

Il gin tonic vado a prenderlo da Rita e mi godo la passeggiata.

 

© 2022 | Testo: Maurizio Ferrari - Foto: Archivio Ortello